Chi sono

Ciao a tutti e benvenuti!

Se siete qui probabilmente è successa una di queste tre cose: avete visto passare per strada la mia Panda con l’adesivo “neverendingtour.net”.. avete trovato in qualche maniera su internet dei riferimenti al mio blog e vi siete incuriositi.. oppure vi ho pagato per venire qui e movimentare un po’ le visualizzazioni ed aggiungere “like” a pioggia come se fossimo nella stagione dei Monsoni!

A dire il vero il budget predisposto per questa terza opzione è ancora piuttosto modesto e per il momento (e lo dico per i miei più cari amici..) nonostante vi siate infradiciati non vi verrà in tasca niente, se non la mia eterna e gratuita riconoscenza.

Ma veniamo a me. Per un caso del tutto fortuito sono nato esattamente il giorno del mio compleanno, a Milano, verso la fine del 1980.

Mi sono sempre piaciute le auto? io direi proprio di sì!

ll primo ricordo a quattro ruote è quello della Fiat 127 di plastica nella casa della nonna a Castel San Giovanni (PC). Ricordo solo la carcassa (cioè la carrozzeria) e le ruote. Nessun sedile, niente cruscotto o volante e nemmeno “cane al finestrino” annesso come ha invece un’altra 127 che tutt’ora conservo. Era in scala 1:18 o qualcosa del genere. Insomma era piuttosto grande e quella sua forma tutta un po´ arcuata mi suonava famigliare perché all’epoca, di 127, ne avevamo anche un’altra. Verde, di metallo, con volante, sedili e tutto il resto (a parte il cane). Era in scala 1:1 e per sedermi dietro passavo in mezzo ai due schienali anteriori.

A Milano invece avevo tantissime Majorette, più piccole quindi, con cui giocavo tutti i giorni e che ogni tanto trovavo magicamente “parcheggiate” in garage. Il garage in questione era una scatola in legno di bottiglie di vino a cui erano stati fissati tanti ripiani come un moderno parcheggio multipiano. Avendo imparato a guidare a Milano posso ammettere senza falsa modestia di sapermela cavare piuttosto bene coi parcheggi, ma all’epoca del “riordino stradale” e del parcheggio se ne occupava mia mamma.

Qualche anno dopo è arrivata la Toyota. Una jeep bianca a pedali con la quale nei sensi unici tra il corridoio e la camera da letto dei miei genitori cominciavo ad affinare la sapiente arte della retromarcia.

Il primo vero volante che ho toccato è stato invece quello della Lancia Delta di mio padre; ogni volta che si varcava il cancello della già citata casa vecchia di Castel San Giovanni o in quella degli altri nonni a Fino Mornasco (CO) prendevo le redini della guida per sterzare nel vialetto d’ingresso stando seduto sulle gambe di mio padre che per mia gentile concessione continuava ad occuparsi dei pedali..

La prima auto che ho veramente guidato (con le mani, ma anche coi piedi..) è stata la Panda, la grande protagonista di questo blog.

“prima si voltavano le spalle..
poi nacque la passione..”

Una data importante è stata il 17/3/1999. Il giorno in cui ho preso la patente. Ricordo perfettamente le sensazioni sull’autobus che mi portava alla scuola guida il giorno dell’esame di pratica; ero tranquillo come poche altre volte sarei stato di fronte ad un esame.

Una volta tornato a casa, invece di andare a scuola, presi la Panda e girai per il traffico di Milano per un paio d’ore o tre. Non mi importava delle code, del traffico e degli imbranati in quel momento perché in tasca avevo un biglietto vincente della lotteria.. di colore rosa!!